martedì 21 febbraio 2012
domenica 19 febbraio 2012
Taranto la Porta del Mediterraneo!
Taranto:la porta del Mediterraneo
Dalla nomina del Commisario ad acta al via dei lavori
“Ringrazio il Governo Monti per aver evitato a Roma di bruciare come brucia Atene”. Con queste parole il leader dell’UdC l’On. PierFerdinando Casini ha espresso la sua riconoscenza al Premier Monti durante il Congresso Regionale del partito tenutosi a Bari il 18 Febbraio scorso. A queste parole aggiungo il mio personale grazie al Governo per aver firmato la nomina a Commissario Straordinario per il Porto di Taranto dell’Avv. Sergio Prete, attuale Presidente dell’Autorità Portuale. L’attenzione del Governo alle problematiche del Porto di Taranto è oggi come mai importante per tutti i tarantini e per chi , come me, lavora presso il porto della città e ha visto, in questi ultimi mesi, messo in pericolo il proprio posto di lavoro. Questa nomina conferirà al Commissario Prete la possibilità di velocizzare i lavori per la realizzazione dell’ammodernamento del porto per il valore dei 400 milioni di euro già stanziati dallo Stato. Abbiamo dunque ottenuto l’interesse del Governo al nostro caso e abbiamo ottenuto un primo risultato ma questa non può essere considerata la soluzione ultima del problema. I lavori di dragaggio del fondo che consentiranno l’arrivo nel porto delle navi portacontainer di ultima generazione, la cassa di colmata , la piastra logistica ( per citare solo alcuni degli interventi previsti ) serviranno a rendere il porto di Taranto tra i più competitivi nel Mediterraneo e consentiranno un ritorno economico ed occupazionale di grande rilievo per tutto il territorio. È dunque chiaro che un progetto di tale portata necessiti dell’attenzione e della collaborazione delle parti sociali, delle istituzioni e delle aziende del settore per evitare che si ripeta quanto è già accaduto in questo ultimo decennio in cui il lassismo e lo scarso interesse alla questione hanno portato il porto a perdere competitività nei confronti di quei porti dell’Africa del nord e della Grecia che sono diventati facilmente più appetibili da parte delle compagnie di navigazione. Bisogna vigilare sul mondo del porto perché le società che vi lavorano presentino i progetti industriali in cui sia chiaro l’investimento sia a livello economico ma ancora di più a livello occupazionale perché è semplice intascare i fondi elargiti dallo Stato per lo sviluppo del territorio e poi andar via quando questi fondi sono finiti. E basta con i ricatti occupazionali o le minacce di cassaintegrazione o mobilità che stressano la vita di chi, in questi tempi non poco difficili, vive ancorato alla certezza del proprio posto di lavoro e lo vede improvvisamente messo in discussione. Credo che sia necessario cambiare dando a tutti un nuovo messaggio: noi siamo aperti alle aziende che vogliono investire nel nostro territorio ma non vogliamo più arricchire le tasche degli altri a scapito dei nostri lavoratori e delle nostre famiglie. Non dobbiamo svendere la nostra vita. Il 22 Febbraio prossimo a Roma si riuniranno davanti al Ministro Passera le parti interessate per siglare gli accordi e stabilire il tavolo tecnico per avviare i lavori. Da parte mia e dell’Unione di Centro di cui faccio parte l’augurio perchè in breve tempo si concretizzino i progetti e Taranto e il suo porto diventino la vera porta del Mediterraneo, grande risorsa per tutto il territorio.
Dr. Elio DALTO
Unione di Centro
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